Un tour classico del Garda Trentino: salita che dà soddisfazione, a chi è allenato, e a portata di batteria delle attuali e-bike; discesa insidiosa, “old style”.
Il percorso 732 è un percorso All Mountain vecchio stile. La salita ha un dislivello prossimo ai 1700 metri, con pendenze talvolta toste, per lunghi tratti su asfalto. Lungo i quasi 40 km della traccia, gli scenari cambiano notevolmente e sono indubbiamente belli, ma non è un tour per tutti.
I rifugi Nino Pernici e Grassi sono mete classiche per gli habitué del Garda Trentino. La discesa proposta è veramente selvaggia, o la si ama o la si odia. Il fondo è sassoso, molto smosso e piuttosto ripido; per chi non ha confidenza con questo tipo di terreni, può risultare un incubo. Da Campi invece, il fondo diventa molto più stabile e scorrevole.
La parte finale, su cemento, supera il 20% di pendenza, con una vista su Riva e l'Alto Garda indescrivibile. Su quest'ultimo tratto è d'obbligo controllare la velocità e utilizzare in modo appropriato entrambi i freni, in particolar modo se bagnato e nei periodi autunnali.
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INDOSSATE SEMPRE IL CASCO!
Suggerimenti tratti dai codici di comportamento NORBA E IMBA.
Le informazioni contenute in questo scheda sono soggette ad immancabili variazioni, nessuna indicazione ha quindi valore assoluto. Non è possibile evitare del tutto inesattezze o imprecisioni, in considerazione della rapidità dei cambiamenti ambientali o meteorologici che possono verificarsi. In questo senso decliniamo ogni responsabilità per eventuali cambiamenti subiti dall’utente. Si consiglia, comunque, di accertarsi, prima di effettuare un’escursione, sullo stato dei luoghi e sulle condizioni ambientali o meteorologiche.
Le escursioni in sella alla vostra bicicletta richiedono abbigliamento e attrezzatura specifica. Anche in occasione di uscite relativamente brevi e agevoli, è sempre meglio essere ben equipaggiati per non incorrere in spiacevoli sorprese e per fronteggiare imprevisti come ad esempio un temporale improvviso o un calo di energia: anche gli imprevisti fanno parte del divertimento!
Ricordati inoltre di valutare bene il tipo di percorso che stai affrontando, le località che prevedi di attraversare e la stagione in corso. Ha piovuto? Attenzione! I sentieri saranno più scivolosi e quindi bisogna essere più cauti.
Cosa portare con sè durante un escursione in bicicletta?
Lasciate sempre detto a qualcuno dove siete diretti e per quanto tempo avete previsto per la vostra escursione.
Infine il numero telefonico in caso di emergenza è il 112.
L'inizio della traccia è posizionato sul lungolago di Riva del Garda, di fronte all'ufficio di informazione per i turisti di Garda Trentino. Imbocchiamo il percorso ciclabile che lungo il Viale della Liberazione ci porta verso il centro di Riva. Superiamo l'imponente edificio della Rocca e Piazza 3 Novembre, arrivando a incontrare la Gardesana Occidentale nei pressi del porto. Qui giunti, seguiamo la strada principale verso sud, per alcune centinaia di metri. Prima di raggiungere il primo tunnel della Gardesana, teniamo la destra e affrontiamo una ripida rampa in porfido che ci porta a imboccare il famoso sentiero del “Ponale”. Questo tratto di percorso, su fondo sterrato, ha un panorama ineguagliabile.
Senza alcuna alternativa percorribile in bici, arriviamo al termine dello sterrato in corrispondenza del ristoro Ponale Alto Belvedere. Al vicino bivio teniamo la destra in direzione del Lago di Ledro. Incontrata la strada principale, all'uscita del tunnel, la seguiamo in salita alcune centinaia di metri, per poi svoltare a sinistra in direzione di Pregasina. Subito dopo aver attraversato il ponte, imbocchiamo la strada sterrata sulla nostra destra. Il percorso da seguire per raggiungere il Lago di Ledro è chiaro. Attraversiamo così i centri di Pre e Molina, giungendo al lago.
Seguendo la strada e le successive indicazioni, lo costeggiamo sul lato sinistro arrivando a Pieve, sull'estremità opposta. Qui attraversiamo la strada statale e ci dirigiamo verso il vicino centro abitato. La segnaletica tra le strette vie del paese ci guida verso sinistra, andando a imboccare un breve tratto di pista ciclabile. Giungiamo così all'imbocco della tranquilla Val di Concei. Proseguiamo sempre diritti sulla strada principale, risalendo la valle. Attraversiamo così Locca, Enguiso e, giunti nelle vicinanze di Lenzumo, imbocchiamo sulla nostra destra la strada per Bocca di Trat e Rifugio Nino Pernici. Le indicazioni sono in questo tratto molto chiare; in ogni caso, una cosa è certa: ci tocca salire, e parecchio.
Dopo un lungo tratto di asfalto, avvicinandoci alla meta, il fondo torna a essere sterrato. Giunti al valico, troviamo sulla nostra destra il vicino Rifugio Nino Pernici, una meta classica e storica per gli appassionati locali di mountain bike. Da Bocca di Trat, la direzione da prendere per la discesa è chiara, scendiamo quindi sull'altro versante, in quello che, a tratti, sembra essere un ripido torrente di sassi. Arrivati ai prati di Malga Pranzo, svoltiamo a destra in direzione del vicino rifugio Capanna Grassi, altra meta frequentatissima dai bikers locali.
Con o senza sosta, scolliniamo sui prati di Malga Grassi per riprendere la discesa. Affrontato il tratto precedente, non ci sorprende più nulla, ma se si preferisse evitare un altro tratto insidioso, si ha qui la possibilità di rientrare fino alle porte dell'abitato di Campi seguendo la strada abbandonata in corrispondenza di Malga Pranzo. Prima di giungere al centro del paese, svoltiamo a destra e seguiamo le indicazioni del tour 735. Ci ricongiungiamo così ai percorsi 732 e 734 che rientrano sulla famosa “Pinza”; ripida, ma molto più stabile rispetto i tratti precedenti, poi cementata nella parte finale.
Se invece il tratto precedente non ci ha messo a disagio e volessimo continuare su quello che è stato il tracciato della gara “Adrenalina” (Gara di down hill che ha segnato gli albori della disciplina in questa zona), seguiamo da Capanna Grassi le chiare indicazioni. Attraversiamo così i bei prati della malga su una comoda sterrata, entriamo nel bosco, attraversiamo il ruscello e affrontiamo un breve tratto di salita a spinta. Nelle vicinanze del ruscello, parte della sede stradale è franata: prestare quindi attenzione perché il passaggio è attualmente piuttosto stretto. Scollinati, inizia la nostra avventura in discesa fra i sassi. I pochi bivi sono qui segnalati e, percorso l'ultimo tratto su cemento, passiamo davanti alla caratteristica chiesa di San Rocco, proseguendo fino all'imbocco della “Pinza”. Da qui il fondo torna ad essere sterrato, stabile e piuttosto scorrevole. Controlliamo però la velocità perché, nonostante la sede stradale sia abbastanza ampia, alcuni passaggi sono piuttosto esposti. Prendiamoci pure un po' di tempo per goderci il panorama, nell'ultima parte, quasi interamente su cemento, i freni saranno roventi. Al termine della discesa, siamo già praticamente all'ingresso del centro di Riva del Garda, nostro punto di partenza
Raggiungibile con mezzi pubblici
I centri del Garda Trentino - Riva del Garda, Torbole sul Garda, Nago e Arco- sono collegati da diverse linee urbane ed extraurbane. Per informazioni aggiornate su orari e tratte: www.gardatrentino.it
Riva del Garda e Torbole sul Garda sono raggiungibili anche con il servizio di navigazione pubblica. Per informazioni aggiornate su orari e tratte: www.gardatrentino.it
Informazioni sui trasporti pubblici per la bici: www.gardatrentino.it
Come raggiungere il Garda Trentino: www.gardatrentino.it
Possibilità di parcheggio gratuito a Riva del Garda presso il vecchio ospedale di Riva (via Rosmini) ed Ex Cimitero (Viale D. Chiesa).
Ulteriori parcheggi a pagamento: Giardini di Porta Orientale, Terme Romane, Viale Lutti, Monte Oro, Blue Garden.
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