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Chiunque riscontrasse delle anomalie, inesattezze o imprecisioni nei dati è gentilmente invitato a comunicarlo al Consorzio Turistico Piana Rotaliana Königsberg, che provvederà alla verifica della segnalazione.Come immaginerai, la percorribilità degli itinerari in un ambiente montano è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, informati sullo stato del percorso contattando il gestore dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine, i centri visitatori dei parchi naturali e gli uffici turistici.
Consigli e raccomandazioni aggiuntive
Percorso realizzato dal tracciatore e appassionato delle due ruote Michele Malfatti:
Partenza
Arrivo
Direzioni da seguire
Comune di partenza: Lavis (TN)
Pressano - Maso San Valentino - (Castello di Monreale) - Faedo - Masen di Giovo - Ville di Giovo - Passo Croce - Verla di Giovo - Pressano
Il circuito ciclistico (non tabellato, n° 5 sulla carta turistica) è di circa 25 km e si può suddividere in tre settori: il primo tratto, da Pressano (o Lavis) fino all'incrocio con la Strada del Vino che proviene da San Michele all'Adige, “il mangiaebevi”; il secondo tratto, da Masi Canazzi fino a Masen, per i “salitomani”; il terzo tratto, di rientro al punto di partenza, “defaticante”.
Da Pressano (in alternativa da Lavis salendo alla frazione con pendenze dolci) si pedala con tratti di falsopiano e leggeri strappi in cui la pendenza non è mai superiore al 5/6%, con belle vedute sulla sottostante Piana Rotaliana, da Lavis a Mezzocorona, fino alla Bassa Val di Non, che permettono di riscaldare la gamba per le successive salite. Girandosi a 180° si può inoltre ammirare il Monte Bondone e, un po' più a sinistra, la Vigolana. A Maso San Valentino, una volta scollinato, si prospetta una bella discesa da guidare con attenzione, in quanto, dopo il primo tratto con curve sinuose, si trova un tratto veloce che porta ai Masi Canazzi, in cui si possono facilmente superare i 50 km/h.
All'incrocio con la strada proveniente da San Michele all'Adige (stop) si gira a destra e si inizia a salire (un'interessante deviazione a sinistra, non adatta però interamente alla bici da corsa, porta a scoprire il Castello di Monreale-Königsberg: superati Masi Canazzi e giunti all'incrocio, allo stop si gira a sinistra fino a Maso Barco. Prima della curva sinistrorsa si imbocca la strada sulla destra che sale tra il capitello ed il maso e si prosegue mantenendosi sulla destra, fino al limitar del bosco, dove si svolta a sinistra in direzione del castello. Al ritorno si sale in direzione Villa Piccola, fino a immettersi nuovamente sul tracciato originale). Con un buon allenamento, nel primo tratto di circa 3 km, si può spingere anche un rapporto abbastanza lungo, stando attenti però a non andare in affanno per il successivo tratto impegnativo. I tornanti che portano fino all'abitato di Faedo permettono di godere della bella vista sulla Val d'Adige da nord a sud e sulla Paganella, che domina dall'alto dei suoi 2125 m. Giunti a Faedo, si transita davanti alla Chiesa di S. Agata, un autentico gioiello di architettura gotico-romanica; nel centro alcune fontanelle sono utili a riempire le borracce. All'uscita del paese il terreno è ancora pianeggiante fino al primo tornante, dove inizia il chilometro e mezzo più impegnativo di tutto il giro. Le pendenze si fanno a due cifre e si devono usare rapporti più agili; il tratto finale che porta alla Pineta dopo la loc. Palai è una rampa diritta che mette a prova la preparazione. Arrivati in Pineta, l'ambiente cambia e ci si addentra in una strada più stretta in mezzo al bosco, finchè, con continui sali e scendi, dopo circa 3 km, si giunge al “passo” della Croce delle Serre (820 m), passaggio naturale nella Val di Cembra e nell'altopiano di Masen.
Con la successiva discesa verso Ville di Giovo inizia il terzo tratto dell'itinerario, molto più agevole e divertente. Si pedala a fianco delle belle terrazze coltivate della Val di Cembra, con panorami sulle tipiche cave di porfido della zona di Albiano e le cime del Lagorai, ammirabili fermandosi nella “terrazza naturale” nei pressi di Maso Roncador. Ancora in discesa veloce si giunge a Palù di Giovo, paese che ha dato i natali a campioni del pedale come i fratelli Moser e allo scalatore Gilberto Simoni, pluri-vincitore del Giro d'Italia. Dopo essere transitati per Verla di Giovo si pedala in leggera discesa per altri 3 km circa, fino a Maso Franch, da cui, con un breve tratto a piedi, si può raggiungere il punto panoramico sul parco naturale del Zambel, con il greto del torrente Avisio e la diga di San Giorgio. Un breve tratto ancora in discesa riporta nella borgata di Lavis, dove il percorso inizia a risalire transitando nella stretta strada del Maso Furli e Maso Ingram, che riconduce nella piana di Pressano, dopo aver costeggiato una famosa cantina vitivinicola locale.
Buone pedalate!
Nota
Come arrivare
In Via Nazionale a Lavis (rotatoria tra Hotel Sartori's e cimitero) si seguono le indicazioni per Pressano. Al semaforo si imbocca la S.P. 131 che sale a sinistra (questo tratto può essere fatto anche in bici, svoltando a destra al semaforo e parcheggiando in Via Rosmini), fino a scorgere il cartello indicante l'inizio dell'abitato. Si prosegue sulla S.P. ignorando il bivio per il centro (oratorio sulla sinistra), procedendo per 500 metri, dove si svolta a sinistra in Via S. Antonio per parcheggiare.Dove parcheggiare
In Via S. Antonio a Pressano (parcheggio) o in Via Rosmini a Lavis (parcheggio).Coordinate
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Statistiche
- 8 Waypoint
- 8 Waypoint
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